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Fjord 40' Open - 'Mojito' Abbate Weekender 34' - 'Get Away' Maxi Gommone 27' - 'Revenge' Gommone Mar Sea 20,3' - 'Tequila' Gommone Mar Sea 19,8' - 'Cubalibre' Selva 17'
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CHARTER PORTOFINO

Charter a Portofino

Grazie alle i mbarcazioni della flotta di Tricoli Charter, potrai scoprire gli splendidi paesaggi della costa ligure dal mare. A bordo del Fjord 40' Open Mojito, o sull'Abbate Weekender 'Get Away' o sul Maxi Gommone 'Revenge', potrai ammirare il Parco naturale regionale di Portofino l'Area naturale marina protetta Portofino.

Passato e presente di Portofino

I primi insediamenti risalgono alla civiltà greca o fenicia, Plinio menziona la baia con il nome Portus Delphini. Poi i Romani colonizzano la Liguria e Portofino passa attraverso gli imperatori del Sacro Romano Impero Le origini di Portofino si perdono nella più remota antichità: c'è chi lo vuole di origine fenicia, chi di origine greca, chi solamente romana. E se i fattori geografici favorirono il sorgere dei primi nuclei abitati, questi stessi fattori hanno contribuito a rendere Portofino un centro turistico conosciuto in tutto il mondo.

L'antico "Portus Delphini" ricordato da Plinio, ha origini molto remote, legate alla sua ubicazione che lo rendeva un sicuro approdo per le navi. La sua posizione e la natura incantevole attrassero non solo l'attenzione di Plinio, che le descrisse nell'itinerario ligure, ma anche quella dei cartografi e dei geografi dell'antichità quali Pomponio Mela e l'Anonimo Ravennate.

Nel secolo X divenne proprietà dell'abbazia di San Fruttuoso, sottraendosene poi nel 1175, quando i diritti sul borgo vennero acquistati dai consoli di Rapallo per 70 lire genovesi.

Nel 1425 il paese fu in possesso di Tommaso Campofregoso. Il dominio di questa famiglia non si protrasse però a lungo: già nel 1430 i genovesi, alla guida di Francesco Spinola, si impossessarono di Portofino e vi rimasero per quindici anni; nel 1445 infatti, Giovanni Antonio Fieschi, in aperta ostilità con la Repubblica di Genova, occupò Portofino e vi esercitò il suo potere. Questa occupazione doveva avere carattere dimostrativo perché il Fieschi, in breve tempo e volontariamente, restituì il paese a Genova. Nel 1459 un altro Fregoso, Pietro, riprese il borgo alla Repubblica. Ma anche stavolta il dominio fu di breve durata. Nel 1513 gli Adorno e i Fieschi, appoggiati militarmente dal duca di Milano Francesco Sforza e da truppe svizzere, occuparono il borgo. La Repubblica riuscì tuttavia, con un'azione affidata a 4000 fanti, fra mercenari e genovesi, a rientrare in possesso del paese, sconfiggendo anche i valorosi uomini di Andrea Doria che l'ammiraglio aveva sbarcato dalle sue galere in aiuto di Filippino Fieschi, comandante della fortezza portofinese. Andrea Doria non dimenticò però la sconfitta, e nel 1527, tornò nelle acque del Tigullio dove dopo una lunga battaglia contro le milizie dogali, riuscì ad impadronirsi del paese. Nel 1554, affidandosi alla direzione del milanese Gian Maria Olgiato, la Repubblica di Genova fece rimodernare il sistema difensivo di Portofino, ed in particolare la fortezza di San Giorgio.

La storia successiva di Portofino si identifica con quella di Genova. Nel 1814 il piccolo borgo di pescatori fece da sfondo ad un duro scontro fra inglesi e truppe napoleoniche, scacciate, queste ultime, dal castello nel quale si erano asserragliate. Le uniche conquiste che il più famoso borgo del Tigullio dovette subire, furono quelle da parte del movimento turistico internazionale che con il costante favore accordato a Portofino gli hanno fatto guadagnare l'appellativo di "Perla del mondo".

Foto storiche e attuali di Portofino


Foto 1900 Foto 1905 Foto 1910

 

Da visitare a Portofino

LA CHIESA DI SAN GIORGIO

 

La storia di questa chiesa è complessa: si dice che la sua costruzione risalga intorno al 1154 secondo lo stile romano, anche se il successivo ritrovamento di una cappella a pianta quadrata la fa risalire all'epoca dei longobardi.

La chiesa è stata completamente rifatta nel 1691 per poi essere distrutta da una bomba sganciata durante la seconda guerra mondiale nel 1944.

Grazie all'aiuto e al contributo dei cittadini nel 1950 la chiesa viene ricostruita e si racconta che sotto al suo altare principale vengano conservate le reliquie di San Giorgio santo protettore del paese molto amato dai cittadini.

Da ammirare inoltre è il suggestivo cimitero posto di fianco alla chiesa la cui calma, pace e bellezza rimane impressa nei ricordi dei visitatori.

IL CASTELLO BROWN

 

Inizialmente chiamato castello di San Giorgio prende il nome di Brown solo nel 1870 quando il castello viene acquistato da un console del regno unito che si chiamava appunto Brown.
Le sue origini risalgono all'epoca romana e fungeva da fortezza militare e punto di avvistamento.

Nel corso degli anni venne spesso ristrutturato e ampilato per favorire una migliore difesa militare ed è proprio grazie a questi ampliamenti che l'ammiraglio Andrea Doria ormai possessore di tutta la riviera del levante nn riusci a conquistare Portofino.

Attualmente il castello di proprieta del Comune è sede di numerose esposizioni artistiche e culturali, al suo interno possiamo infatti ammirare arazzi e opere d'arte.

 

LA CHIESA DI DIVO MARTINO

 

La chiesa risale intorno al 986 secondo lo stile romanico longobardo, venne consacrata nel 1548 quando sotto l'altare principale furono rinvenute le reliquie di alcuni martiri.

Negli anni fu ristrutturata e abbellita numerose volte sempre secondo i vari stili, ma ancora oggi appare una tradizionale architettura medievale.

La chiesa di Divo Martino ha un grande valore artistico. Di pregiata fattura è il portone in bronzo che raffigura San Giorgio, il santo protettore di Portofino, che sconfigge i pirati scatenando una tempesta. Al suo interno possiamo ammirare sculture, affreschi e statue di grande bellezza e valore.

 

L'ORATORIO DI NOSTRA SIGNORA DELL'ASSUNTA

 

Le sue origini risalgono al XIV secolo, ed ha subito numerose ristrutturazioni in epoca rinascimentale, assorbendo caratteristiche tipiche dell'epoca.

Al suo interno troviamo due Cristi uno bianco e uno nero usati nelle processioni in occasione delle festività.

 

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