Passato e presente di Rapallo
Il primo nucleo abitativo sembrerebbe risalire al 700 a.C.[9] a seguito del ritrovamento, nel 1911[9], di una tomba antica nell'attuale quartiere di Sant'Anna durante uno scavo d'estrazione dell'argilla per rifornire le vicine fornaci.[10] Negli scavi furono riportati alla luce diversi oggetti sacri, tra i quali un'urna cineraria in terracotta con croce gammata, contenente una cuspide di lancia in ferro, vasi e un braccialetto d'oro a forma di serpe. Dai primi studi effettuati sui rinvenimenti fu possibile stabilire l'origine etrusca, se non greca, dei reperti. Il materiale andò successivamente perso non potendo confrontarlo così con i ritrovamenti preistorici, scoperti negli anni sessanta, della necropoli della vicina Chiavari, lasciando pertanto incertezza sulle prime origini del borgo. Nel 643[9] re Rotari, sovrano dei Longobardi, dopo aver conquistato le terre della Liguria creò tra Zoagli e Rapallo un distaccamento militare o postazione difensiva contro i rivali Bizantini; a questo episodio storico viene fatto risalire il toponimo della località Marina di Bardi nel comune di Zoagli. Saranno in seguito i monaci di San Colombano, giunti dall'abbazia di San Colombano di Bobbio, ad avviare una prima evangelizzazione del territorio, mentre saranno gli Ambrosiani a costruire il primo tempio religioso - la pieve ambrosiana di Santo Stefano - considerata una delle più antiche della Liguria assieme a quelle di Uscio, Pieve Ligure e Recco. Nel 774 con la deposizione di Desiderio, a seguito delle sconfitte contro i Franchi a Susa e Pavia, terminò sostanzialmente il Regno Longobardo. Carlo Magno, già re dei Franchi, assumerà il titolo di "re dei Franchi e dei Longobardi" (Rex Francorum et Langobardorum) e, successivamente, nell'800, quello di "imperatore augusto". A seguito del mutato quadro politico, all'interno della Provincia Maritima Italorum (una suddivisione amministrativa risalente al dominio bizantino, corrispondente pressapoco all'attuale Liguria), viene costituita dai Franchi, la Contea di Genova annettendosi anche il villaggio di Rapallo. Nel 964 il nome del borgo rapallese appare per la prima volta in un atto notarile[11], dove viene citato nella vendita di un terreno. Un documento del 1070[9] attesta un attacco via mare dei Pisani, per vendetta politica contro la storica rivale Genova, evento che si verificherà anche nel 1076[9] e ancora nel 1079[9]. In due diversi atti del 16 e 18 febbraio 1171[9] vengono citati per la prima volta i consoli di Rapallo (Ugo di Amandolesi, Rolando di Corrado e Giovanni di Pescino[12].) facendo presupporre agli storici la costituzione di Rapallo in libero comune (Communi Rapalli[13]) sotto la protezione di Genova alla quale gli abitanti rapallesi doneranno due galee per contrastare la potenza della flotta navale di Pisa. Dalle mappe e fonti storiche dell'alto medioevo si apprende che il territorio comunale originario - molto più esteso dell'attuale - è costituito dai borghi di Rapallo.
Da visitare
SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI MONTALLEGRO
Costruito su un colle a 612 metri sul livello del mare dopo l'apparizione della Madonna al contadino Giovanni Chichizola il 2 luglio del 1557[20], il santuario di Nostra Signora di Montallegro è considerato uno dei principali santuari mariani della Liguria. Patrona di Rapallo e del suo antico Capitaneato dal 1739[21], nonché compatrona della diocesi di Chiavari assieme a Nostra Signora dell'Orto di Chiavari, il santuario è meta di pellegrinaggio soprattutto in occasione delle annuali festività patronali, celebrate nei primi tre giorni di luglio. Edificato nel 1558 con fondi degli stessi abitanti rapallesi sul luogo dell'apparizione mariana, la struttura fu notevolmente trasformata nel corso dei secoli XVII e XIX. L'odierna facciata, dell'architetto Luigi Rovelli, è del 1896. Il 1 e 2 luglio 2007, in occasione del 450º anniversario dell'apparizione mariana a Montallegro, il santuario ha ricevuto la visita del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone e dell'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco attuale presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Le due visite possono considerarsi storiche poiché è la prima volta[22] nella storia documentata del santuario che un cardinale di Stato e un presidente della CEI salgono sul colle rapallese per far visita all'edificio religioso.
SANTUARIO DI CARAVAGGIO