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CHARTER SESTRI LEVANTE

Storia di Sestri Levante

Come molti altri borghi liguri la città sorse dagli antichi popoli chiamati Liguri, o più dettagliatamente detti Tigulli, da cui il nome dell'attuale zona geografica chiamata Tigullio. Anticamente Sestri Levante era costituita da un isolotto che possedeva il promontorio attuale che a sud si trova a strapiombo sul mare. Questo isolotto fu, solamente in età moderna, unito alla terraferma da un istmo molto sottile formato dai depositi delle numerose e periodiche alluvioni dei torrenti Gromolo e dal Petronio e dall'azione costante del mare. In epoca romana è testimoniata con il nome di Segesta Tigulliorum o Segeste e divenne un'importante centro commerciale specie nei traffici marittimi; i vicini collegamenti stradali con il passo del Bracco e il colle di Velva permettevano infatti un notevole scambio di materie prime con l'entroterra delle valli Petronio, Graveglia, Vara e con la Lunigiana. Il borgo è citato in un diploma del 909 del re Berengario, nel quale si cedeva parte del territorio alla basilica di san Giovanni di Pavia. Decaduta durante il periodo delle invasioni barbariche, nell'epoca medievale il comune si espanse trasferendosi anche nella terraferma; precedentemente il nucleo era nato a ridosso del promontorio costruendosi una fortezza naturale. Interessata nel 1070 come gli altri borghi del Tigullio dagli scontri navali tra Genova e la rivale Pisa, nel 1072 grazie all'alleanza delle due famiglie Malaspina e Fieschi la proprietà del feudo fu assoggettato a quest'ultime sottraendolo, di fatto, dall'orbita politica genovese. Ritornata sotto il controllo politico della Repubblica di Genova dal 1134, fu scelta come capoluogo della locale podesteria dal 1212 sotto la giurisdizione del Capitaneato di Chiavari. Un tentativo di assedio fu avviato dall'esercito di Lucca nel 1327, capitanato dal Signore lucchese Castruccio Castracani, che si concluse negativamente. Riuscirono invece nell'intento i Visconti nel 1365 che assediato il borgo costituirono in zona un piccolo dominio territoriale. Sempre in epoca feudale anche Sestri Levante subì la rivalità tra Guelfi e Ghibellini con notevoli tafferugli locali. Sarà la flotta navale della Repubblica di Venezia a tentare un nuovo assalto al feudo sestrese nel 1432, ma l'esito fu negativo come i toscani cent'anni prima. Danni e saccheggi crearono invece le due successive invasioni da parte dei pirati turchi e saraceni, rispettivamente nel 1542 e nel 1607. Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrerà dal 2 dicembre nel Dipartimento dell'Entella, con capoluogo Chiavari, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Sestri Levante rientrerà nel I Cantone, come capoluogo, della Giurisdizione del Gromolo e Vara e dal 1803 centro principale del VII Cantone del Gromolo nella Giurisdizione dell'Entella. Dal 13 giugno 1805 al 1814 verrà inserito nel Dipartimento degli Appennini. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel III° mandamento di Sestri Levante del Circondario di Chiavari della Provincia di Genova. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità Montana Val Petronio, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[6] e in vigore dal 1º gennaio 2009.

 


Da visitare

BASILICA DI SANTA MARIA DI NAZARETH

Basilica di Santa Maria di Nazareth nel capoluogo. Costruita nel XVII secolo ha un pronao neoclassico. All'interno vengono esposte tele di epoca barocca e una Pietà lignea di Anton Maria Maragliano. Nel XVIII secolo, Sestri Levante spesso ospitò stabilmente il vescovo di Brugnato (alla cui diocesi Sestri Levante appartenne fino al 1959) e la chiesa di Santa Maria di Nazaret venne elevata a concattedrale, con il permesso per il vescovo di consacrare gli oli santi durante i riti pasquali.  

CHIESA DI SAN BARTOLOMEO DELLA GINESTRA

Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo nella frazione di San Bartolomeo della Ginestra. L'edificio parrocchiale è situato nell'omonima frazione sestrese ed è conosciuta anche con l'appellativo di santuario di Nostra Signora del Soccorso, titolo che le venne attribuito nel 1750. La struttura presente risale alla ricostruzione avvenuta nel 1838 dove alla posa della prima pietra vi partecipò sant'Antonio Maria Gianelli.

PORTALI

Nel cuore cittadino si possono notare i numerosi portali d'ardesia del XIV secolo, specie in via XXV Aprile chiamato dagli abitanti carrugio e ancora oggi importante asse commerciale delle attività artigianali.

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