Storia di Vernazza
Le prime notizie documentate di Vernazza, quale primo castrum delle Cinque Terre, risalgono ad un atto del 1080 dove viene citato il castrum Vernatio quale base marittima degli Obertenghi - che furono signori di Vernazza nei secoli XI e XII - e che molto probabilmente utilizzarono il naturale approdo come punto di partenza delle navi a difesa dagli assalti dei pirati saraceni e per i primi scambi commerciali. Furono gli stessi marchesi ad edificare nel 1056[5] una prima postazione d'avvistamento e, all'occorrenza, di difesa. Ormai legato politicamente a Genova, nel 1254 Nicolò Fieschi tentò di ricostituire il feudo perduto con possedimenti nel golfo della Spezia e in val di Vara, ma, dopo un breve periodo di Signoria sul paese, dovette cedere nel 1276 a Genova tutti i diritti sulla zona. Nella lotta contro Pisa venne realizzato un porto per l'approdo delle galee, unico caso nelle Cinque Terre, grazie anche alla particolare conformazione protetta del porticciolo. Ad oggi restano delle costruzioni militari di difesa, realizzate dai genovesi, tracce della cinta muraria, un bastione e le torri di vedetta sul mare. Con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrerà dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo La Spezia, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. La costruzione della rete ferroviaria a Vernazza e alle Cinque Terre, tra la seconda metà e il finire dell'Ottocento[6], smuoverà il paese dal geografico e storico isolamento; nello stesso tempo si registrò, inoltre, un sostanziale aumento della popolazione che andò però a sovraccaricare il già sfruttato lavoro agricolo nei terrazzamenti e nelle vigne, queste ultime colpiti da malattie. Venne quindi a crearsi un fenomeno migratorio, agli inizi del XX secolo, verso i centri vicini e nel capoluogo spezzino, soprattutto per l'ottimo sbocco professionale creato con la costruzione dell'arsenale militare.
Da visitare
CHIESA DI SANTA MARGHERITA D'ANTIOCHIA
Chiesa parrocchiale di Santa Margherita d'Antiochia nel capoluogo. Dedicata alla patrona del comune è un'importante testimonianza della scuola antelamica, iniziata nel 1318. Ha tre ampie navate perfettamente conservate nell'interno, ha un ingresso sul lato dell'abside e l'altare è orientato verso oriente. La torre è impostata sull'abside ed è di forma ottagonale, dopo un doppio coronamento di archetti presenta una particolare rastremazione e si conclude con una cupola ogivale.
TORRE DELCASTELLO DORIA
Castello dei Doria, le cui prime notizie risalgono al XIII secolo, ma si ritiene che il primo nucleo risalga all'XI secolo; la torre cilindrica, restaurata nel Novecento, rappresenta la parte più antica della fortificazione. Bastione Belforte. Il bastione, di forma quadrangolare, è situato poco sotto il castello dei Doria, presso l'imboccatura del porticciolo; la costruzione potrebbe essere risalente alla dominazione genovese in epoca medievale. Torre di guardia e d'avvistamento, forse coeva del locale castello, nei pressi del sentiero iniziale per Corniglia.
EVENTI
Ogni anno a Vernazza si tiene la tradizionale festa patronale di santa Margherita di Antiochia festeggiata il 20 luglio. Durante il giorno banchetti nella via principale e alla sera fuochi d'artificio. Altra tradizione è la festa dei pirati, non ha una data precisa e si svolge dalle 22.00 in poi. La festa inizia con l'ingresso nel porticciolo di Vernazza da parte di pirati con tanto di simulazioni di sbarco, questi figuranti accompagnati dai "Batebalengo" (gruppo percussionistico) salgono il paese in festa.